Tè verdi, primavera 2023: Cina e Giappone

Cari amici,
oggi scriviamo di tè verdi.
Sono perfetti per affrontare i primi calori estivi… Estratti a temperature più basse, rappresentano per noi un’onda delicata di freschezza e dolcezza che accarezza palato e sensi tutti.

Dalla Cina, Enshi Yulu e Long Jing Chaxin.

Enshi Yulu: prodotto nella provincia dell’Hubei, è caratterizzato dalla cottura delle foglie con il vapore. Questa tecnica, ora in uso soprattutto in Giappone ma originaria della Cina, dona un colore intenso e sentori freschi e balsamici alle foglie asciutte.
Sottili come aghi di pino, queste regalano in tazza un liquore limpido con sfumature verdi e brillanti.
In bocca è fresco, dolce, umami.

Long Jing Chaxin, cuore del tè: la sua provenienza è da sola una garanzia. È stato prodotto nel villaggio di Meijiawu, uno dei cinque luoghi originari di produzione del Long Jing, nella provincia del Zhejiang.
Il raccolto e la produzione sono avvenuti prima della festa di Qingming, quest’anno il 5 aprile. È il primo raccolto, il più delicato e pregiato.
La cultivar è quella originaria, Quntizhong. Le foglie, composte di sole gemme, sono caratterizzate da varie sfumature di verde, e sono intensamente profumate. Il liquore è delicato, ricco in aminoacidi: quindi naturalmente rinfrescante e umami.

Dal Giappone arrivano i migliori Sencha monocultivar.

Non può mai mancare un Sencha, biologico, prodotto con la cultivar Yabukita. Questo proviene da Kirishima, nella prefettura di Kagoshima: foglie verde scuro, setose al tatto, dal profumo intenso e fruttato, per un tè morbido al palato, dolce e leggermente vegetale. Yabukita rivela il suo carattere ma non è mai aggressiva.

Un altro Sencha, sempre biologico, molto interessante è quello prodotto con la cultivar Benifuki, solitamente utilizzata per tè neri, a MinamiKyushu nella prefettura di Kagoshima.
Le foglie sono più piccole e spezzate e il loro profumo intensamente fruttato.
Nella tazza il colore è giallo intenso, e il corpo del tè riempie la bocca: intenso, saporito, privo però dell’amarezza che spesso caratterizza questa cultivar.

Scrivendo invece di Sencha biologici più delicati, eccoci a Saemidori e Asanoka.
Il Sencha biologico Saemidori, prodotto a Tanegashima nella prefettura di Kagoshima, ci ha entusiasmato per le sue belle foglie dal colore verde scuro lucido e dal profumo fresco e vegetale.
Nella tazza il liquore è dorato, e in bocca il sapore è fresco, dolce e fragrante. Un tè fantastico che raffreddando rivela note fiorite.
Saemidori è una cultivar nata dall’incrocio di Yabukita e Asatsuyu e si caratterizza per un alto contenuto di aminoacidi: questo spiega la freschezza e la delicatezza del suo sapore.

Il sencha biologico Asanoka, prodotto a Kagoshima, si presenta con piccole foglie ben lavorate, dal colore verde scuro lucido e dal profumo sottilmente fiorito.
In bocca è morbido e in tazza dolce e delicato, leggermente più intenso nella seconda infusione.
Asanoka nasce dall’incrocio di Yabukita con una cultivar di origine cinese, dello Zhejiang. Si caratterizza per la ricchezza di umami e la dolcezza.

In autunno arriveranno i tè di Sayama: li stiamo assaggiando solo ora, dato che il raccolto è tardivo rispetto alle altre zone. Vi anticipiamo che ancora una volta sono meravigliosi.

E ora a voi: non perdete l’occasione di fare scorta di tè prima della pausa estiva. Ci trovate fino a fine luglio, nei consueti orari!

Scritto da Ezio bevendo il nuovo Asanoka estratto a freddo: 10 grammi per un litro d’acqua, almeno un’ora di infusione. Delizioso, rinfrescante e leggero.