Il Vietnam e i suoi tè, sconosciuti e sorprendenti

Nel mio primo viaggio in Oriente ho scoperto che il Vietnam è un grande produttore e consumatore di tè. Leggo ora che è il sesto paese produttore al mondo e il quinto paese esportatore.
Passeggiando per Ben Thanh, il mercato coperto di Saigon, un gran numero di venditori insisteva perché comprassi tè sfuso e fiori di tè.

Non nascondo che ho impiegato due anni a terminare le scorte di tè accumulate in quel viaggio: tè verde puro, tè verde profumato al loto e al gelsomino e soprattutto tanto wulong.

Vietnam e tè

Il legame tra la cultura vietnamita e il tè è stretto: secoli di dominazione cinese e un confine condiviso di 1400 km hanno fatto sì che la coltivazione e il consumo del tè fossero diffusi anche in Vietnam, soprattutto nel nord.

La fiera e indomita resistenza del popolo vietnamita al conquistatore cinese (i generali americani non studiarono bene la storia di questo paese) non ha impedito l’assimilazione di tradizioni, cultura, lingua scritta e amore per il tè cinesi.

Sono stati però i francesi, sul finire del 1800, a iniziare la produzione del tè in grande scala, creando centri di ricerca in varie località del paese, utilizzando probabilmente piante locali e piante provenienti dall’Indonesia e dalla Cina. La nascente industria venne però stroncata dalla guerra di liberazione dall’occupazione francese prima e dall’invasione americana poi.

Attualmente il centro di produzione del tè più importante è Thai Nguyen tra Hanoi e le montagne del nord.

Negli ultimi vent’anni è stata introdotta la lavorazione del tè wulong, particolarmente nel centro del paese, grazie alla cooperazione con aziende di Taiwan, raggiungendo talvolta livelli qualitativi eccelsi. Nei mercati di tè le venditrici parlano di tè “Taiwan” per intendere wulong!

Si produce e si beve principalmente una grande quantità di tè verde, trà xanh, soprattutto nel nord e nel centro del paese. Le coltivazioni sono spesso a conduzione familiare. È abitudine preparare il tè in casa, con le foglie fresche, come nel nord del Laos.

Il tè nero, trà man, non è così diffuso. Viene coltivato e prodotto nel nord, vicino alla capitale Hanoi, e nella parte centrale del paese.

La produzione di tè verdi profumati, trà ướp hương, prevede l’utilizzo di fiori di crisantemo, gelsomino e loto.
Il tè al loto, di lavorazione complessa, è una tradizione antica: riservato un tempo all’imperatore, è oggi il tè nazionale vietnamita, bevuto da tutti.

Esistono anche produzioni con vecchi alberi selvatici di tè nel nord del paese, a cura di minoranze etniche, soprattutto H’Mong e Dao. Viene venduto come “shan tuyet”, letteralmente neve di montagna, con riferimento alla peluria delle gemme.

Tè da Vietnam da Camellia

Il tè nero vietnamita che trovate da Camellia, scelto dopo averne assaggiati parecchi, ha carpito l’attenzione immediatamente aprendo la campionatura: foglie attorcigliate grandi, voluminose, scure con parecchie gemme dorate.
Il profumo delle foglie asciutte ricorda il cioccolato, con note fiorite.
Il liquore ambrato è dal primo sorso dolce e avvolgente, con un sapore di frutta matura che si accompagna a spiccati sentori floreali, la rosa in primis.

Rain Forest Kim Tuyen
Rain Forest Kim Tuyen

Delicatamente persistente, lascia un grande desiderio di tornare in Vietnam.

“nhất thủy – nhì trà – tam bôi – tứ bình – ngũ quần anh: acqua, tè, tazza, teiera e compagnia”

Scritto da Ezio bevendo il tè nero Rain Forest Kim Tuyen.